La Casa a Venezia
L’appartamento “Ea casa de mì” si trova a Venezia Dorsoduro 2725/a. L’appartamento è raggiungibile a piedi o con vaporetto da Piazzale Roma (stazione degli autobus e taxi) o dalla stazione dei treni. La fermata del vaporetto Ca’ Rezzonico si trova a due minuti a piedi. Da Campo San Barnaba proseguire per Calle Lunga San Barnaba per 30m, poi girare a sinistra per “Sotoportego del Tagiapiera”.
L’immobile è del 1600 situato al piano terra con ingresso indipendente, completamente ristrutturato nel 2019 mantenendo la travatura a vista in legno originale, con mobilio e pavimenti nuovi, ha un’area di 50mq con soffittature poco sopra i due metri. La struttura comprende: ingresso, cucina, stanza da letto (con letto matrimoniale 160x200), bagno con finestra e doccia con seggiolino, bidet, soggiorno con divano letto (160x200) e due cortiletti interni. L'appartamento è per 2 persone con 4 posti letto, impianto elettrico nuovo ed a norma.
Fotografie
Dotazioni Appartamento
- Libri in più lingue
- Giochi da tavolo
- Chitarra acustica
- Aria Condizionata dual-split
- Prese USB a muro
- Impianto Stereo Bluetooth
- Smart TV Full-HD, Free Netflix Account
- WI-FI 2.4GHz/5GHz free
- Riscaldamento ed acqua calda
- Fornello ad induzione
- Forno a microonde
- Frigo con congelatore
- Tostapane
- Bollitore
- Corredo completo da cucina
- Asciugacapelli
- Shampoo
- Bagnoschiuma
- Sapone
- Teli bagno
- Carta Igienica
- Biancheria da letto
- Stendibiancheria
- Ferro e asse da stiro
- Cassetta di sicurezza
- Cassetta di pronto soccorso
- Rilevatori di fumo e CO2
- Estintore
- Porta d'ingresso con serratura e combinazione
- Telecamere di sicurezza esterne
Regole
- Animali non ammessi
- Vietato fumare internamente, è possibile nel cortile esterno
- Vietato tenere feste o assembramenti
- Vietato alloggiare persone non registrate
- Avere cura della casa
Servizi e distanze
LOCALI
nel raggio di 100 mt
- 2 panifici
- 8 bar
- 26 ristoranti
- 3 gelaterie artigianali
- 5 pizzerie
- 6 bacari (osterie/bar tipici)
- 3 pasticcerie
- 2 vinerie
- 1 Jazz Club
SERVIZI
nel raggio di 100 mt
- 2 parrucchieri
- 3 farmacie
- 1 lavanderia
- 1 supermercato
- 1 negozio di libri e dischi
- Vestiario, Maschere ..
- Libri antichi
MEZZI PUBBLICI
- Fermata vaporetto Ca’ Rezzonico 2min (Linea 1)
- Autobus/Auto Piazzale Roma 20min a piedi
- Treno Stazione Centrale 25min a piedi
- People Mover 22min
DISTANZE
- Piazzale Roma 20min.
- Campo Santa Margherita 3 min
- Ponte dell’Accademia 7min.
- Piazza San Marco 15min
- Ponte di Rialto 20min
- Teatro La Fenice 14min
- Peggy Guggenheim 10min
- Basilica la Salute 13min
Note storiche
Dorsoduro era al centro della Venezia antica. Questa parte della città è stata una delle prime ad essere costruita poiché situata su una piccola isola di suolo compatto su cui si potevano costruire case e laboratori artigiani. La calle "Sotoportego del Tagiapiera", dove si trova l'appartamento “Ea casa de mì” , era la via d'accesso ad un laboratorio artigianale dove veniva lavorata la pietra d’Istria. La piazzetta antistante l'appartamento era adibita all'esposizione dei manufatti in pietra e, a lato, c'era una zona di attracco per le imbarcazioni da trasporto, lo stesso appartamento era parte di questo laboratorio. Ad oggi, Dorsoduro e l'area che circonda Campo San Barnaba sono una delle zone più vivaci della città, con molti servizi e monumenti storici.
“Ea casa de mì” è un luogo magico, dove vivere serenamente lo spirito della città più bella del mondo, non ci sono parole che possano descrivere compiutamente Venezia e i suoi luoghi, solo il viverli nel cuore di essa lascia un ricordo unico ed indelebile. I ritmi lenti e la vita di tutti i giorni che scorre tutto intorno, sono il viatico di una vacanza indimenticabile.
Posizione
Contatti
info@eacasademi.it
Approfondimenti storico culturali a cura di Carlo Battain
L’appartamento è collocato in una zona di Venezia di antica fondazione nel sestiere di Dorsoduro (denominazione eloquente, come in molti casi nella città; comunica la presenza di suoli consistenti sui quali edificare nell’ambiente paludoso lagunare dei primordi), posta lungo importanti assi viari di collegamento tra il Canal Grande e la decentrata area dei Mendicoli (o Mendigola, tra le prime ad essere colonizzata, antecedente al Rivo Alto ora Rialto; da considerare che la formazione del tessuto urbano avvenne gradualmente per propagazione da aree diverse); si tratta della calle lunga di San Barnaba compresa tra l’omonimo rio ed il parallelo rio del Malpaga.
La calle ed il rio prendono il nome dalla chiesa di San Barnaba, la cui fondazione, assieme al campanile in forme gotiche risalirebbe al IX sec., interamente rinnovata tra il 1749 ed il 1776 dall’architetto Lorenzo Boschetti (autore anche dell’incompiuta Cà Venier dei Leoni sul Canal Gande, sede della Collezione Peggy Guggenheim) allievo di Giorgio Massari, mentre il rio del Malpaga discenderebbe dalla presenza di un palazzo, ora demolito, edificato nel XV sec. dal Capitano generale contro le armate turche Fantino Michel, detto Malpaga (si ritiene per una vicenda legata all’edificazione di un suo palazzo in Ragusa, l’attuale Dubrovnik in Croazia, nella quale pare fosse stato un cattivo pagatore).
La Parrocchia di San Barnaba risulta quindi molto antica e di rilevante importanza, compresa nel sistema difensivo dell’area di Dorsoduro e l’edificazione avvenne progressivamente lungo le descritte vie di comunicazione (la viabilità di Venezia è contraddistinta dalla coesistenza tra percorsi pedonali ed acquei), apparendo già delineata all’epoca gotica verso la fine del XI sec., compreso il luogo ove si trova l’appartamento, le calli, sottoportico e campiello del Tagliapietra (denominazione tramandata chiaramente dalla presenza di una bottega di lapicida).
L’appartamento fa parte di un edificio tipico dell’edilizia storica veneziana, di fondazione storica, costantemente modificato nel tempo*; ne sono testimonianza i materiali costruttivi visibilmente di epoche differenti, la conformazione distributiva e dimensionale degli spazi, l’assetto architettonico con molteplici corpi aggiunti, alcuni anche aggettanti ai piani superiori (in parte rivestiti di legno).
Nella casa sono evidenti le travi a vista di tipica fattura, con le “tacche” tracciate sul corpo ligneo quali marchiature per il riconoscimento durante il trasporto per via fluviale sino alla laguna, un rivestimento parietale in legno di una scala per il piano soprastante lasciato a vista nella camera da letto, e, nei cortili, le bordature dei fori finestre in pietra d’Istria, la trama visibile in laterizio con palesi tamponamenti di aperture, susseguitisi nelle varie epoche.
Nelle vicinanze dell’appartamento si segnalano il Museo del Settecento Veneziano a Cà Rezzonico ed a poca distanza le Gallerie dell’Accademia, tra i più importanti della città e che non hanno bisogno di descrizione. Lungo la calle lunga di San Barnaba vi è il palazzo Querini della Fondazione Ugo e Olga Levi, sede di mostre d’arte ed eventi culturali; sulla fondamenta del rio di San Barnaba vi è il palazzetto Tito, sede distaccata della Fondazione Bevilacqua la Masa per l’arte contemporanea. La Chiesa di San Barnaba accoglie la Leonardo da Vinci Exhibition.
Dal campo di San Barnaba si può raggiungere facilmente il campo di Santa Margherita, uno tra i più grandi di Venezia, molto frequentato dagli studenti e sede della movida giovanile, attraversando il celebre ponte dei Pugni, dai caratteristici inserti in pietra d’Istria a forma di piede ai quattro angoli, ove si svolgeva la tradizionale contesa a cazzotti (il ponte era privo di sponde) tra le due fazioni in cui si dividevano i ceti popolari; i Castellani ed i Nicolotti (i primi appartenevano alla zona orientale della Città, nella maggioranza addetti all’Arsenale nel sestiere di Castello; i secondi, dediti soprattutto alla pesca, si concentravano nell'estremità opposta, facente capo alla citata Parrocchia di San Niccolò dei Mendicoli).
Proseguendo lungo la calle Lunga di San Barnaba si raggiunge la calle dell’Avogaria, ove nella laterale corte Zappa ha sede il Teatro all’Avogaria, realtà culturale di piccole dimensioni ma dalla prestigiosa storia fondata da Giovanni Poli, alla memoria del quale è intitolata la scuola di recitazione, celebre per la riscoperta della grande tradizione veneta (principalmente della Commedia dell’Arte) e sulla valorizzazione della drammaturgia contemporanea. Attraversato il successivo ponte si raggiunge la Chiesa di San Sebastiano con ciclo pittorico di Paolo Veronese.
Sempre nelle vicinanze, lungo la fondamenta del Soccorso ha sede il Collegio Armeno dei Padri Mechitaristi nel sontuoso Palazzo Zenobio, edificato tra il XVII e XVIII sec. in forme barocche dall’architetto Antonio Gaspari, allievo di Baldassarre Longhena, centro culturale o sede e di eventi (nel 1984 Madonna vi ha effettuato alcun riprese per il videoclip Like a Virgin); nel giardino monumentale vi è la Loggia di forme neoclassiche, pregevole opera dell’architetto Tommaso Temanza, che ospita gli uffici e la biblioteca del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena.
Altrettanto prossima è la Chiesa di Santa Maria Assunta dei Carmini, edificata tra il XII ed il XIII sec. dalla pregevole architettura con un particolare portale laterale aggettante, ricca di preziose opere di Cima da Conegliano, Lotto, Palma il Giovane, Ricci, Jacopo Tintoretto, Giovanni Scalfarotto e Giovanni Buora e la contigua Scuola Grande dell’Arciconfraternita di Santa Maria del Carmelo col celebre ciclo di tele di Giambattista Tiepolo.
Avendola citata ed essendo poco lontana, merita una nota l’antichissima Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli, all’estremità occidentale del sestiere di Dorsoduro, la cui fondazione risale al VIII sec. ma interamente rimaneggiata a più riprese nel XII sec. assieme al campanile; secondo la tradizione avrebbe assunto la denominazione di Mendicoli o Mendigoli dall’estrema indigenza degli abitanti della zona, perlopiù pescatori (al suo interno vi è stato girato nel 1973 il film fantastico-horror A Venezia... un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg con Julie Christie e Donald Sutherland).
Dall’appartamento si possono agevolmente raggiungere, superate le Gallerie dell’Accademia, tutte le mete principali ed universalmente note della parte del sestiere di Dorsoduro denominata punta della Salute o Dogana; il palazzo Loredan, sede espositiva della Fondazione Giorgio Cini, la Collezione Peggy Guggenheim già accennata, gli spazi espositivi della Pinault Collection alla Punta della Dogana, centro di arte contemporanea di rilevanza internazionale associato al Palazzo Grassi, entrambi ristrutturati dall’architetto Tadao Ando ed infine la seicentesca, grandiosa, Basilica della Salute, edificata dall’architetto Baldassarre Longhena quale voto della Repubblica Serenissima per la cessazione di una gravissima pestilenza.
Non può mancare un cenno la vicinissima grande fondamenta delle Zattere, affacciata sul canale della Giudecca, che trae il nome quale punto di approdo per il trasporto fluviale confluente in laguna del sale e del legname; soleggiatissima in quanto rivolta a sud è tradizionale meta di passeggiate in ogni stagione e ricca di locali affacciati sull’acqua (uno dei più noti è la Gelateria da Nico che propone il celebre Gianduiotto).
La posizione dell’appartamento è quindi estremamente favorevole per un soggiorno veneziano, pienamente inserita nel tessuto della vita cittadina, ottimale punto di partenza per ogni itinerario di visita; facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici acquei (approdo Actv Cà Rezzonico, posto all’inizio della calle Lunga San Barnaba) e prossima alla zona degli accessi dalla Ferrovia o automobilistico da Piazzale Roma.